A GENNAIO IN VIGORE IL DECRETO LEGISLATIVO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SUP

La direttiva europea 2019/904 relativa ai prodotti in plastica monouso (SUP), entrata in vigore il 3 luglio 2021, sta trovando diverse difficoltà nella sua applicazione nei diversi paesi membri. In particolare tre associazioni europee dell’industria degli imballaggi in plastica hanno diffuso una nota in cui si esprime preoccupazione per il rischio di frammentazione del mercato comune a seguito delle diverse modalità applicative dei paesi, alcuni ancora lontani dal rendere esecutiva la direttiva altri, al contrario, introducendo misure restrittive anche per prodotti in plastica non inclusi nel testo europeo. 
Tale questione è messa in luce anche nel rapporto pubblicato da Surfider Europe, Seas at Risk e Zero Waste Europe per conto di Rethink Plastic e Break Free From Plastic, che evidenza le misure adottate dai diversi paesi UE, sottolineando per ciascuno gli sviluppi positivi, le misure mancanti e le questioni principali dei processi nazionali nel recepimento della SUP. Ciò che si evince è un generale ritardo di un ampio numero di Stati e una serie di differenze nelle misure adottate.
In Italia, lo scorso 8 novembre, è stato pubblicato il Dlgs n. 196 che mette in atto la direttiva SUP. Tale decreto entrerà in vigore a partire dal 14 gennaio 2022 con alcune sostanziali differenze rispetto a quanto definito dalla direttiva europea, in particolare:

  • nell’articolo 3 comma 1 del Dlgs 196/2021 vengono esclusi dalla definizione di plastica materiali quali vernici, adesivi, inchiostri e i rivestimenti in plastica in quantità inferiore al 10% del peso dell’articolo;
  • nell’articolo 5 comma 3 viene sottolineato che non rientrano nel divieto di immissione sul mercato i prodotti realizzati in materiale biodegradabile e compostabile prodotti con almeno il 40% di materia prima rinnovabile secondo gli standard europei.

Quest’ultimo punto risulta in contrasto con quanto esplicitato dalle Linee Guida europee, che includono gli articoli monouso di tali materiali nel divieto di immissione sul mercato, rendendo suscettibile l’Italia di incorrere in una procedura di infrazione.

Un ulteriore approfondimento del recepimento della direttiva SUP in Italia e delle LINEE GUIDA europee sul recepimento nei vari Stati membri

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