SERR

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2021: riunione del Comitato Promotore Italiano

Si è riunito ieri (20.01.2021) il Comitato Promotore Italiano della #SERR, la più grande campagna di comunicazione sulla riduzione dei rifiuti in Europa.

Nell'incontro è stato condiviso il tema da proporre a Bruxelles per l'edizione 2021 e la data per le premiazioni dell'edizione 2020, che a causa delle restrizioni, sarà in modalità online il prossimo 25 marzo.

Dita incrociate per la scelta del tema di quest'anno! #SERR2021

Fondazione Cariplo contro i prodotti monouso in plastica. Finanziate tredici iniziative per la riduzione.

Il fenomeno dell’abnorme diffusione di oggetti ed imballaggi monouso in plastica (aggravato purtroppo dalla pandemia Covid-19), il grave impatto ambientale derivante dal loro abbandono incontrollato nell’ambiente e le azioni che si possono adottare per contrastare il fenomeno, sono da tempo al centro del confronto tra gli stakeholder. Fortunatamente iniziano a palesarsi segnali concreti di maggior consapevolezza del problema e volontà nel voler affrontare sul campo questa vera e propria sfida alla “civiltà” dell’usa e getta.

“Spazzino digitale: un byte alla volta contro i rifiuti invisibili”. L’Università di Torino partecipa alla SERR 2020

La SERR (Settimana europea per la riduzione dei rifiuti) edizione 2020, che si è appena conclusa, quest’anno ha avuto come focus un tema particolarmente complesso ma molto interessante: i rifiuti “invisibili”. Si tratta cioè dei rifiuti che, pur non essendo effettivamente tangibili dai consumatori, appesantiscono di molto il nostro shopping e le nostre azioni quotidiane. Ad esempio per produrre un paio di jeans del valore di pochi euro vengono prodotti oltre 23

Acqua in bottiglia: con il Covid crollano i consumi. Ma in Italia se ne beve sempre troppa

Tra i numerosi primati che l’Italia detiene c’è anche quello, non molto onorevole, di essere i principali consumatori al mondo di acqua minerale in bottiglia: ben 220 litri annui a testa, seguiti dal Messico. In Europa dopo di noi troviamo la Germania con 195 litri, Francia e Spagna con 140, mentre gli inglesi arrivano a 50 litri circa. Questo consumo esagerato in generale non trova giustificazione in un Paese dove l’acqua del rubinetto in molti casi è di ottima qualità.