Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha rivoluzionato numerosi settori, compresa la gestione dei rifiuti. L'adozione di tecnologie avanzate basate sull'IA sta contribuendo a migliorare l'efficienza dei processi di raccolta, selezione e riciclo, contribuendo a un sistema più sostenibile e circolare. Uno degli ambiti più promettenti in cui queste nuove tecnologie possono fare la differenza è l'ottimizzazione della raccolta dei rifiuti. Attraverso l'uso di algoritmi predittivi e sensori IoT installati nei cassonetti, le amministrazioni possono monitorare in tempo reale il livello di riempimento e ottimizzare così i percorsi dei mezzi di raccolta, riducendo costi ed emissioni di CO2. Allo stesso modo, anche il settore della selezione sta beneficiando delle potenzialità dell'IA. Sistemi basati su visione artificiale e robotica avanzata sono in grado di riconoscere e separare i materiali riciclabili con una precisione superiore rispetto ai metodi tradizionali. Ciò permette di incrementare la qualità di ciò che viene recuperato.
In questo contesto si inserisce il progetto “Reclaim”, guidato dalla Fondazione per la Ricerca e la Tecnologia- Hellas, che ha sviluppato un impianto mobile per la selezione di rifiuti plastici assistita dai robot e dall’intelligenza artificiale. Questa tecnologia verrà presentata in occasione dell’evento Plastics Recycling Show Europe, che avrà luogo ad Amsterdam nei giorni 1 e 2 aprile. La soluzione prevede il posizionamento di container in zone remote o soggette a flussi variabili di produzione di rifiuti con l’obiettivo di efficientare la loro raccolta e gestione. Una prima sperimentazione sarà effettuata in alcune isole greche maggiormente frequentate nei periodi di alta stagione turistica. Queste aree sono state individuate in risposta alle variazioni stagionali nella produzione di rifiuti: nei periodi di bassa stagione, il calo significativo dei volumi rende, infatti, superflua la presenza di impianti veri e propri. I robot, che operano all’interno dei container, sono dotati di mani da presa e sistemi di visione che permettono il riconoscimento dei materiali e facilitano una selezione dei rifiuti di plastica precisa ed accurata. Se il modello si rivelerà efficace, potrà essere replicato in altre aree con analoghe caratteristiche.
Un altro esempio positivo è dato dal progetto “ZRR for municipal waste”, finanziato dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia Climate-KIC, che ha testato l’utilizzo di automi dotati di IA per riconoscere e selezionare i rifiuti urbani. I robot, sviluppati dalla start-up finlandese ZenRobotics, pioniera nell'applicazione dell'IA alla selezione dei rifiuti, sono stati testati in un impianto di Barcellona con risultati promettenti. Il sistema riconosce e distingue materiali come legno, plastica, metalli non ferrosi e inerti. I rifiuti vengono analizzati in tempo reale e separati con precisione attraverso algoritmi di machine learning, ottimizzando il recupero delle risorse. L'esperimento ha infatti dimostrato un significativo miglioramento nei tassi di riciclaggio e nella qualità dei materiali recuperati.
All’interno del contesto nazionale, un progetto degno di nota nell’ambito dell’IA risulta essere quello sviluppato dalla start-up genovese Hiro Robotics in partnership con Iren UP (leggi anche: L'approccio unico di Hiro Robotics). Attraverso un sistema brevettato di guida robot tramite visione artificiale si è riusciti infatti a migliorare ed efficientare la gestione dei rifiuti elettronici (RAEE), nello specifico monitor e tv a schermo piatto, abbattendo i tempi di smontaggio e ottimizzando la percentuale di materiale recuperato.
Nonostante i progressi, restano delle sfide, come l'alto costo iniziale di implementazione e la necessità di formazione specializzata per gestire queste tecnologie. Tuttavia, il potenziale dell'IA nella gestione dei rifiuti è enorme, e il suo sviluppo continuerà a giocare un ruolo chiave nella transizione verso un'economia sempre più circolare e sostenibile.