La nuova bozza del Regolamento sugli imballaggi

Frans Timmermans e  Virginijus Sinkevičius presentano la nuova bozza in conferenza stampa a Bruxelles: l’obiettivo è creare una nuova economia, sostenibile per l’ambiente e per i cittadini europei.


Mercoledì 30 novembre è stata presentata a Bruxelles la nuova proposta sul Regolamento in tema di imballaggi e rifiuti da imballaggi, durante una conferenza stampa tenuta dal Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea Frans Timmermans e dal Commissario Europeo per l’Ambiente Virginijus Sinkevičius. La bozza, redatta dalla Commissione Europea, contiene una serie di nuovi indirizzi e prescrizioni che intendono ridurre l’utilizzo di materie prime vergini per la produzione di nuovi imballaggi e, soprattutto, promuovere il mercato del riutilizzo rispetto a quello dell’usa e getta.

Per perseguire gli scopi di riduzione, riuso e riciclo, la bozza di Regolamento vuole agire attraverso una serie di interventi mirati:

  • Imporre delle restrizioni agli imballaggi considerati “inutili”, o comunque in eccesso rispetto al necessario, per prevenire la produzione di rifiuti da imballaggi. Per questa tipologia di rifiuti, la proposta prevede entro il 2040 una riduzione del 15% rispetto alla produzione del 2018, per ciascuno Stato Membro. Per raggiungere questo obiettivo, si prevede inoltre l’applicazione di criteri ben precisi di eco-design sugli imballaggi;
  • Rendere tutti gli imballaggi impiegati sul mercato europeo riciclabili, per creare un mercato di materie prime seconde efficiente;
  • Aumentare il riutilizzo e la ricarica, al fine di ridurre consistentemente la produzione di rifiuti da imballaggi. Con riferimento a bottiglie per bevande e imballaggi alimentari, la bozza prevede, a partire dal 2030, un obiettivo di riuso e ricarica del 10%, che aumenterebbe fino al 40% dal 2040. Il riutilizzo degli imballaggi implica che essi vengano immessi in un sistema di riuso, che li porta ad essere riusati per lo stesso scopo per cui sono stati concepiti. Il regolamento introduce inoltre il concetto di ricarica, da affiancare a quello di riuso. La ricarica coinvolge direttamente l’utente, che può prelevare i prodotti di cui ha bisogno utilizzando il proprio contenitore (che svolge la funzione di imballaggio). Entrambe le azioni sono volte alla riduzione della produzione di rifiuti da imballaggi, oltre che la loro dispersione in ambiente;
  • Rendere obbligatoria l’implementazione entro il 1° gennaio 2029 di un sistema di deposito cauzionale per contenitori monouso per liquidi alimentari in plastica, acciaio e alluminio, con capacità inferiore ai 3 litri. Tuttavia, nel caso in cui un Paese riesca a garantire una raccolta dei suddetti imballaggi superiore al 90% dell’immesso al consumo, non vi è il vincolo di introduzione di un sistema di deposito cauzionale;
  • Imporre l’uso delle etichettature uniformi su ogni componente dell’imballaggio, per facilitare il corretto conferimento del rifiuto, in ogni Paese Membro. Questa misura ha lo scopo di facilitare i cittadini nella raccolta differenziata, al di là dei singoli confini nazionali.

Il Regolamento proposto dalla Commissione Europea apporterebbe delle novità anche in materia di imballaggi costituiti da materiali compostabili. Infatti, la bozza propone di rendere compostabili, in condizioni industrialmente controllate e negli impianti di trattamento dei rifiuti organici, esclusivamente alcuni prodotti come i sacchetti in plastica ultraleggeri, le etichette adesive, le cialde del caffè e le bustine del tè.

Dato che non necessita di essere recepito dall’ordinamento nazionale, in Italia la bozza di Regolamento ha destato molte preoccupazioni da parte di imprese e associazioni del settore del riciclo, in quanto tale documento preme molto sugli obiettivi di riuso e ricarica degli imballaggi. Infatti, per questi attori il riutilizzo non sempre porterebbe a maggiori benefici ambientali e, anzi, l’imposizione del nuovo Regolamento andrebbe a penalizzare la pratica del riciclo, che rappresenta un’eccellenza nel nostro Paese (con un tasso di avvio a riciclo di rifiuti pari a circa l’83% del totale gestito). Durante la conferenza stampa, lo stesso Frans Timmermans ha fatto un intervento in italiano sul tema, evidenziando come l’implementazione di sistemi di riutilizzo, insieme al riciclo, non deve essere vista come una penalità per l’economia del Paese. Anzi, il riutilizzo rappresenterebbe uno stimolo ad aggiungere un nuovo tassello fondamentale nella costruzione di un’economia pienamente sostenibile, in grado di scatenare effetti positivi sui cittadini, sull’ambiente e sulle imprese.

Per rivedere la conferenza stampa del 30 novembre:

Per approfondimenti:
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Giacomo Pace

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