Cucine Solidali: i ristoranti torinesi in soccorso dei cittadini più fragili. Anche con il secondo lockdown.

Tutto è nato a marzo 2020, con l’aggravarsi della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid-19: in quel periodo infatti, soprattutto nei centri abitati delle grandi città come Torino, l’emergenza alimentare è esplosa, coinvolgendo non solo i senzatetto ma anche numerose altre persone, improvvisamente senza lavoro e dunque prive di reddito. Di fronte a uno scenario così drammatico i cuochi di oltre 20 attività torinesi hanno unito gli sforzi, riacceso i fornelli dei ristoranti e supportato le principali associazioni umanitarie di Torino, dalla mensa dei Frati Minori a quella della Comunità di Sant’Egidio, fino agli asili notturni del Centro Torinese di Solidarietà. Ben 35 mila pasti cucinati dagli aderenti al Gruppo delle Cucine solidali e distribuiti gratuitamente dalla Croce Verde e dai Taxi Solidali Torinesi. L’iniziativa, raccontano “Per noi è stato un gesto spontaneo e terminato il lockdown abbiamo deciso di continuare a preparare i pasti, perché l’emergenza è tutt’ora in corso. Lo definirei un movimento anarchico: ci autogestiamo. .... Soprattutto in un momento simile, dobbiamo prestare attenzione alle esigenze concrete della comunità e renderci utili per sostenere chi non ha le nostre stesse risorse”. Il Manifesto del gruppo e tutte le news sulle attività sono consultabili sul sito e sulla pagina Facebook.

Fonte : Gambero Rosso

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