COSA PREVEDE IL PNRR RISPETTO AL TEMA “RIFIUTI”

Locandina del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Uno dei pilastri fondamentali del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) è la transizione verde, per la quale vengono stanziati il 40% degli investimenti: 59,33 miliardi di euro.

Le risorse dedicate all’economia circolare e all’agricoltura sostenibile saranno complessivamente 5,27 miliardi, di cui 2,10 destinati a migliorare la gestione dei rifiuti e al paradigma dell’economia circolare. La sezione di Economia Circolare del PNRR prevede la realizzazione e l’ammodernamento degli impianti di smaltimento rifiuti con l’obiettivo di potenziare la rete nazionale di raccolta in particolare al centro e al sud del Paese.

Particolare attenzione è inoltre posta dal PNRR a una serie di progetti virtuosi su piccola scala (punti 3 e 4):

  • rendere 100% green 19 piccole isole;
  • incentivare 30 delle così dette Green Communities, ossia comunità rurali e di montagna che si vogliano rendere completamente sostenibili.

Il PNRR mira all’efficientamento della gestione dei rifiuti in chiave circolare e sostenibile ma rimanendo in una dimensione genericamente nazionale senza entrare troppo nel dettaglio, non affrontando inoltre in maniera strutturale la problematica dell’eccessiva produzione di rifiuti nei contesti urbani e legati all’attività industriale, due questioni ricorrenti del sistema città. All’interno del testo non vi è infatti considerazione concreta concernente la sostenibilità e la circolarità dei modi di produzione e del reperimento delle risorse necessarie riguardanti l’attività industriale, spesso alla base del problema delle eccessive quantità di rifiuti prodotti. Quest’ultimo rappresenterebbe un pilastro portante all’interno di una strategia di reale circolarità dell’economia.

Per un approfondimento rispetto al tema della riduzione della produzione di rifiuti si veda l'articolo Riduzione e Riuso.

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