Il cambiamento climatico spaventa quanto il Covid-19: secondo gli italiani bisogna agire subito per contrastarlo.

Il 22 aprile in occasione della “Giornata della terra” (ndR: vedi la nostra News) l’istituto IPSOS ha pubblicato il suo consueto sondaggio sulla percezione dei cittadini mondiali rispetto all’emergenza climatica. Quest’anno il sondaggio ha aperto con la domanda: “credete che nel lungo periodo il cambiamento climatico sia una crisi seria quanto quella del COVID-19?”. Per 7 intervistati su 10 la risposta è stata un sì. L’indagine, condotta in 14 Paesi:” ...mostra un ampio sostegno alle azioni dei governi per dare priorità al cambiamento climatico nella ripresa economica dopo il COVID-19, con il 65% degli intervistati a livello globale che concorda sull’importanza di questo aspetto. ” Inoltre, è interessante notare che il 50% degli italiani non è disposto ad accettare misure che mettano a rischio l’ambiente, sebbene possano servire a rilanciare l’economia. Uno spunto interessante per ricordare a tutti i nostri lettori come anche la corretta gestione dei rifiuti incida significativamente sullo stato di salute del clima: ad esempio vi ricordiamo che se lo spreco alimentare fosse una Nazione, occuperebbe il terzo posto per emissione di gas climalteranti, dopo gli USA e la Cina.

Fonte: Pressenza

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