Rifiuti: Dal MiTE in arrivo 2,6 miliardi di euro per il potenziamento del sistema nazionale di gestione di rifiuti e per lo sviluppo dell’economia circolare

 

Nell’ambito dei fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero per la Transizione Ecologica ha stanziato un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e per l'ammodernamento di quelli esistenti destinati a Comuni ed Enti d'ambito. In aggiunta, altri 600 milioni sono stati stanziati per la realizzazione di progetti faro di economia circolare per rafforzare e implementare le filiere industriali strategiche e sopperire alla scarsità di materie prime il cui consumo avviene per il 65% proprio nelle città. Infine, sono stati messi a disposizione ulteriori 500 milioni contestualmente all’implementazione di sistemi di monitoraggio e prevenzione all’avanguardia a difesa del territorio e delle infrastrutture, col doppio fine di evitare il conferimento illecito di rifiuti e gli incendi dolosi collegati a queste attività, e l’ottimizzazione della gestione emergenziale dei rifiuti. Tali misure puntano allo sviluppo dell’economia circolare secondo i criteri guida del piano europeo d’azione con l’obiettivo di raggiungere i target europei di riciclo e contribuire fino al 50% al raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione.

Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato i decreti firmati dal Ministro Roberto Cingolani con i criteri di selezione per i progetti da presentare relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili. Pubblicati il 15 ottobre sul sito del Mite anche gli avvisi, per la presentazione delle proposte volte all’aggiudicazione di tali fondi.

 

Nel complesso,però, le cifre citate potrebbero risultare insufficienti a fronte delle richieste che sono state avanzate dalle imprese di settore in un rapporto pubblicato di recente (The European House – Ambrosetti). In questo documento viene infatti affermato come il solo fabbisogno di infrastrutture per la gestione dei rifiuti, togliendo i progetti relativi all’implementazione dell’economia circolare e l’adozione di sistemi di monitoraggio, sia considerevole e stimato in non meno di 2,5 miliardi (quindi un miliardo in più di quanto il governo ha deciso di stanziare per l’installazione di nuovi impianti di gestione rifiuti), necessari per l’ammodernamento del sistema impiantistico.

 

Il MiTE, contestualmente alla pubblicazione dei bandi legati all’attuazione del PNRR ha lanciato, con il supporto di ISPRA ed ENEA, una consultazione pubblica sulle linee programmatiche della strategia nazionale per l’economia circolare, aperta sino al 30 novembre 2021 per poter aprire il più possibile una riflessione su questo tema, che possa dare risposte efficaci e condivise circa le strategie nazionali di lungo periodo riguardanti l’economia circolare.

 

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