Quali stoviglie negli eventi? Uno studio svizzero analizza l’impatto ambientale di diverse alternative.

Il cantone svizzero del Ticino ha recentemente pubblicato un’analisi sugli impatti ambientali delle stoviglie utilizzate nel corso di eventi come fiere o sagre, mettendo a confronto le principali opzioni disponibili, quali stoviglie monouso in plastica e in bioplastica, stoviglie riutilizzabili in plastica (polipropilene e melammina) e in altri materiali (ceramica, vetro e metallo). Dalla ricerca, che ha analizzato l’intero ciclo di vita delle stoviglie (testate durante un evento durato 5 giorni e che ha visto servire circa 50.000 pasti e 100.000 bevande), sono emerse alcune interessanti conclusioni. Tra queste:

  • il passaggio dalle stoviglie monouso alle stoviglie riutilizzabili rappresenta un vantaggio ambientale a patto che venga massimizzato il numero di riutilizzi e vengano scelte tra quelle disponibili le stoviglie prodotte nel materiale che ha un minore impatto ambientale;
  • il ricorso ad un’azienda locale per il lavaggio delle stoviglie contribuisce a rendere ancor più vantaggiosa la scelta delle stoviglie riutilizzabili, minimizzando l’impatto ambientale associato al trasporto;
  • le dimensioni dell’evento non risultano essere un fattore determinante dal punto di vista ambientale nella scelta o meno di adottare le stoviglie riutilizzabili.

Si tratta di una ricerca interessante che ben si colloca all’interno della discussione, in atto anche sul nostro territorio, riguardante il tema delle grandi quantità di rifiuti prodotti durante le manifestazioni pubbliche e la necessità di adottare soluzioni alternative e sostenibili.

Fonte: Polimerica

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