Il 22 gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento (UE) 2025/40, che entrerà ufficialmente in vigore a partire dall’11 febbraio 2025. La sua applicazione, invece, è prevista per agosto 2026, dopo un periodo transitorio di 18 mesi.
Il Regolamento (UE) 2025/40 introduce molteplici novità che impatteranno nella vita dei cittadini e nelle attività commerciali delle aziende. In primo luogo, ci sarà una riduzione degli imballaggi superflui e saranno adottate delle limitazioni per quelli monouso, in particolare per determinati prodotti come frutta e verdura preconfezionata con peso inferiore a 1,5 kg, e per le confezioni monoporzioni. Un altro aspetto riguarda la promozione al riciclo e alla ricarica di imballaggi e contenitori, per prodotti come alimenti o detergenti. L’obiettivo è quello di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti, specialmente in ambito domestico.
Il regolamento, poi, impone nuovi requisiti per quello che riguarda l’etichettatura dei prodotti per aiutare e facilitare i consumatori nella raccolta differenziata. Dunque, sulle varie confezioni di prodotti verranno apposte indicazioni più chiare e comprensibili sulle corrette modalità di smaltimento, andando a produrre effetti positivi anche sul tasso di riciclaggio dei materiali utilizzati per gli imballaggi.
Infine, è prevista la diminuzione dell'uso di sostanze chimiche nocive negli imballaggi, come i composti per- e polifluoroalchilici (PFAS). L'obiettivo è quello di preservare la salute dei consumatori.
Tra gli obiettivi ambiziosi fissati per il 2030 e il 2040 figurano la riduzione del peso e del volume e l'aumento del contenuto di materiale riciclato degli imballaggi, per cui vengono indicate specifiche percentuali in base alla tipologia di materiale utilizzato. Ad esempio, per le bottiglie in plastica, si punta ad un contenuto di materiale riciclato fino al 65% entro il 2030.
Queste iniziative non solo contribuiranno a diminuire la produzione di rifiuti, ma miglioreranno anche la qualità della vita dei cittadini, favorendo pratiche di consumo più responsabili e sicure. Le aziende, dal canto loro, saranno chiamate a innovare, adottando soluzioni più sostenibili che rispettino i nuovi requisiti.
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