Parigi 2024: innovazione sostenibile e limiti ecologici

L’edizione delle olimpiadi e delle paraolimpiadi di Parigi 2024 aspira ad essere ricordata come la più sostenibile mai realizzata. Il Comitato organizzativo delle Olimpiadi si è posto come obiettivo quello di dimezzare le emissioni CO2 rispetto a Londra 2012 e Rio 2016, proseguendo il percorso intrapreso da Tokyo nel 2020, che anche per via del Covid aveva registrato una sostanziale diminuzione dell’impronta carbonica (Leggi anche: Giochi a zero emissioni- Parigi 2024). In effetti, seppur si tratti di un evento con una storia millenaria e di portata mondiale, è necessario individuare soluzioni per mitigare gli effetti negativi che possono derivare da una manifestazione sportiva di questo tipo. Le pratiche messe in atto dall’organizzazione e dalla governance della capitale francese contemplano l’utilizzo delle energie rinnovabili, la riduzione della plastica monouso, infrastrutture e trasporti sostenibili.

 

Tra le iniziative più rilevanti, il Comune di Parigi ha deciso di promuovere l'utilizzo di bicchieri e contenitori riutilizzabili in sostituzione delle tradizionali bottiglie in PET, contribuendo alla lotta contro l’inquinamento plastico. L’impegno era stato confermato dalla sindaca Anne Hidalgo, che aveva dichiarato come la città intendesse vietare la plastica monouso durante i Giochi (Leggi anche: La maire de Paris Anne Hidalgo annonce un objectif de zéro plastique à usage unique). Sull’esempio di Tokyo, sono stati riproposti poi i letti in cartone, progettati per semplificare il trasporto e per permettere il loro riutilizzo. I materassi, invece, realizzati con lenze da pesca e plastica riciclate, verranno donati a diverse organizzazioni al termine dell’evento, tra cui l’esercito francese, l'associazione Emmaüs, il collegio di balletto dell’Opéra di Parigi e la scuola alberghiera di Tsuji (Fonte: Wired). Per quanto riguarda i trasporti, l’organizzazione ha messo in campo azioni che facilitano gli spostamenti senza auto e prediligono l’uso di veicoli elettrici, biciclette e mezzi pubblici. Infine, Parigi 2024 ha scelto per il suo Villaggio Olimpico di utilizzare costruzioni già esistenti o creare edifici destinati ad una seconda vita. Il progetto è stato ideato in un’ area dismessa e degradata, al fine di riqualificarla e metterla a disposizione dei cittadini per continuare sulla linea della promozione di pratiche ecologiche a lungo termine.

Ma la domanda che tutti si pongono è: “Come può un evento di scala globale definirsi sostenibile?”. Infatti, sebbene sia apprezzabile lo sforzo e l’impegno per rendere queste olimpiadi più sostenibili, non si può trascurare l’impatto ambientale significativo che viene generato dalla mobilità aerea, dalle trasformazione infrastrutturali e dal consumo delle risorse. Secondo il Comité d'Organisation des Jeux Olympiques et Paralympiques (COJOP) i turisti attesi a Parigi per l’evento sportivo dell’anno si attestano intorno ai 15 milioni (Fonte: Euromonitor International), un numero che ha delle inevitabili conseguenze sia sulla gestione dei rifiuti, cui produzione resta elevata, sia sugli spostamenti, che causano un incremento delle emissioni inquinanti nell’atmosfera.

In conclusione, per poter parlare di modello sostenibile ad impatto zero si dovrebbe rivalutare la modalità di svolgimento dell’evento stesso e discostarsi dagli approcci che hanno caratterizzato le organizzazioni degli eventi sportivi fino ad oggi. Un esempio potrebbe essere quello di creare un evento diffuso oppure applicare delle soglie di accesso ai siti per ridurre la pressione dei visitatori in una singola area.

 

Beatrice Fontana

Angela Pia Zizzamia

 

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