Osservatorio rifiuti della Città metropolitana di Torino: on line il nuovo Rapporto sullo stato del sistema di gestione dei rifiuti.

L'Osservatorio Rifiuti della Città metropolitana di Torino gestisce, fin dal 1996, una nutrita banca dati sui rifiuti urbani, che rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio ed il supporto nell'attuazione della programmazione territoriale in materia di rifiuti. Il lavoro dell’Osservatorio viene condensato in quello che, fin dal 2001, è stato un appuntamento annuale di grande importanza per quanti, addetti ai lavori e “semplici” cittadini, siano interessati ad avere un quadro di dettaglio di quanto avviene sul nostro territorio nella gestione dei rifiuti urbani. Parliamo del Rapporto sullo stato del sistema di gestione dei rifiuti che, dopo un periodo di stop forzato legato soprattutto a modifiche dell’organizzazione interna dell’Ente, torna a disposizione del pubblico. Il Rapporto, redatto con il prezioso aiuto delle colleghe dell’ATOR e dei colleghi del CSI, analizza tutti i principali aspetti del sistema: dal Quadro generale del sistema di gestione dei rifiuti urbani, ai dati della produzione di rifiuti e delle raccolte (differenziate e no), alla dotazione di impianti per il trattamento, ai progetti promossi dalla Città Metropolitana di Torino, ai costi dei servizi di raccolta e smaltimento, nonché alla valorizzazione delle frazioni raccolte ecc… I dati, al fine di sopperire alla mancata pubblicazione negli ultimi 3 anni, riguardano il periodo 2017-2019. Ricordiamo naturalmente che il lavoro dell’Osservatorio prosegue con cadenza mensile e che consente, a quanti interessati, di consultare I dati provenienti dagli Enti di gestione dei rifiuti del territorio sulla pagina dedicata . Nel 2019 diminuisce, seppure di poco la produzione totale dei rifiuti (-1,1%) e cresce dell’1,5% la raccolta differenziata soprattutto negli ambiti esterni al capoluogo, ciò nonostante si è ancora lontani dall’obiettivo nazionale del 65% di RD (Tabella n.1)

Tabella numero 1

Interessante inoltre la riduzione di oltre 21.000 tonnellate di rifiuto “non recuperabile” registrata nel 2019 rispetto all’anno precedente, che in tal modo rende più capiente il termovalorizzatore per gli urbani extra-metropolitani (l’impianto è stato classificato dalla Regione Piemonte impianto di ambito regionale) e per i rifiuti speciali. Anche per la produzione pro-capite di rifiuto non recuperale il territorio metropolitano è complessivamente ancora lontano dagli obiettivi definiti dalla Regione, benché in alcuni ambiti il risultato sia già stato raggiunto non solo nell’ultimo anno. (Tabella n. 2)

Tabella numero 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Rapporto 2020 è dedicato al nostro ex collega Giorgio Gollo, che ci lasciava poco più di un anno fa; lo ricordiamo per l’ abnegazione, la serietà, ma soprattutto per la passione con cui per molti anni si è dedicato all’Osservatorio.

 

 

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