Black friday: quali sono gli effetti sull’ambiente?

In contemporanea alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR, 18-26 novembre 2023), il cui focus per le iniziative di quest’anno è la riduzione degli imballaggi, in netto contrasto ci sarà anche il black friday, l’evento che genera il più alto tasso di rifiuti da imballaggio dell’intero anno.

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L’ultimo venerdì di novembre, la giornata definita degli “sconti imperdibili”, anticipata da moltissime pubblicità e seguita da altri tre giorni di sconti (fino al lunedì successivo, definito cyber monday), ha un peso ambientale non indifferente. Molti acquisti sono effettuati online, comportando un incremento nell’uso degli imballaggi. Ad ogni modo, non è solo la modalità con cui vengono fatti gli acquisti a costituire un punto critico, quanto l’incentivo (dato dai grandi sconti) ad un forte consumo di beni non strettamente necessari e potenzialmente destinati ad una vita breve.

 

L’aumento dei rifiuti da imballaggio in queste giornate di sconti è notevole: secondo il Freight Leaders Council (associazione che riunisce le aziende di logistica in Europa) gli acquisti nel mese di novembre generano il più alto volume di rifiuti da imballaggio dell’intero anno: principalmente plastica, in particolare film e polistirolo, carta e cartone.

Si verifica indirettamente anche un incremento dei rifiuti tessili e dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche): elettronica e abbigliamento sono infatti le categorie merceologiche più gettonate dai consumatori, con il rischio di un ricambio eccessivo per prodotti non giunti al loro fine vita.

 

Diversi studi mostrano invece gli effetti che queste giornate hanno sull’ambiente in termini di emissioni di CO2.

La federazione europea dei trasporti e dell’ambiente (Transport&Environment, T&E) ha pubblicato nel 2022 una ricerca in cui ha analizzato i dati relativi alle vendite in Europa, per stimare poi l’effetto del black friday sui consumi, e calcolarne l’impatto per quanto riguarda il trasporto su strada e le emissioni di CO2.
È stato analizzato l’andamento delle vendite nei mesi di settembre, ottobre e novembre tra il 2005 e il 2021: si registra un netto aumento a partire dal 2016-2017, anni in cui la settimana di saldi si è estesa anche in Europa (circa il 4% nel 2015, l’11,5% negli anni successivi).
Si è poi stimato, durante la settimana del black friday, l’emissione di 1,2 milioni di tonnellate di CO2 dai camion destinati a trasportare le merci tra i punti vendita; rispetto ad una settimana tipo le emissioni raggiungono quindi livelli doppi durante il black friday, con un incremento di circa 600mila tonnellate. È importante sottolineare che questi dati riguardano solamente i camion che hanno trasportato le merci tra i punti vendita, escludendo dai conteggi le consegne a domicilio.

Anche gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) hanno calcolato l’impatto nella settimana di sconti del 2022 in termini di inquinamento atmosferico: si è valutato che in Italia gli acquisti online e nei negozi fisici durante l’intera settimana in questione contribuiscano all’emissione in atmosfera di circa 400mila tonnellate di CO2 a livello globale, considerando il trasporto rapido delle consegne degli acquisti online, la circolazione di veicoli privati per recarsi nei centri commerciali, e gli imballaggi eccessivi utilizzati.

 

In conclusione, un numero più alto di acquisti si traduce in un incremento delle emissioni inquinanti legate a produzione e trasporto delle merci, e allo smaltimento degli imballaggi.
Oltre alle aziende che cavalcano l’onda del black friday, e a quelle che invece propongono iniziative più virtuose, il potere è nelle mani dei consumatori, tramite acquisti responsabili e consapevoli: pianificando l’acquisto di ciò che serve, vendendo o regalando, riparando o riutilizzando.

 


Per quanto riguarda il packaging, Eco dalle Città ha lanciato un sondaggio mirato sulle abitudini di acquisto durante queste giornate di sconti. I risultati saranno oggetto di una discussione durante un incontro pubblico sulla “sostenibilità del black friday” che si terrà a Torino venerdì 24 novembre 2023 e vedrà confrontarsi addetti ai lavori, amministratori pubblici, aziende e ambientalisti.


 

Di seguito alcune giornate tematiche, suggerite anche da MarketScreener, che contrappongono all’acquisto “impulsivo” del black friday un approccio più “lento”:

  • il circular monday, il lunedì antecedente al black friday, che cade nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) ed è un’iniziativa svedese che per contrapposizione pone l’accento sui consumi utili e necessari, all’insegna del riciclo e del riutilizzo;
  • il green friday, che promuove l’attenzione allo shopping responsabile acquistando da piccoli negozi locali o articoli di seconda mano;
  • il giving tuesday, in genere il martedì dopo il Ringraziamento, è invece dedicato al donare;
  • il buy nothing day è lo stesso giorno del black friday, ma diventa un “atto rivoluzionario” per alcuni negozi, che invece di offrire grandi sconti, chiuderanno.

 


Alessia Santoro 

 

Per approfondimenti:
Troppo black questo friday. Ma il problema è il resto dell’anno! (Economia circolare)
Il peso degli sconti del Black friday in Europa su ambiente ed emissioni climalteranti (Altreconomia)
Black Friday: un impatto sull’ambiente da 400 mila tonnellate di CO2 (Eco dalle città)
La sostenibilità del Black Friday, partecipa al sondaggio di Eco dalle Città! (Eco dalle città)

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