Termovalorizzatore

I rifiuti che non sono stati riutilizzati o riciclati con la raccolta differenziata sono ancora ricchi di energia e devono quindi essere conferiti agli impianti di termovalorizzazione, da cui si potrà ricavare calore ed elettricità, oltre che una certa quantità di metalli, anche preziosi.

Come funziona un termovalorizzatore?

I rifiuti conferiti all'impianto, dopo essere stati preventivamente controllati, vengono inceneriti ad altissime temperature (circa 1000 C°) in appositi forni. Il calore prodotto dalla combustione è utilizzato per generare vapore che viene poi inviato in una turbina per la produzione di energia elettrica o viene immesso nella rete di teleriscaldamento. I fumi di combustione, prima di essere immessi nell'aria, sono sottoposti a più passaggi di trattamento di depurazione per ridurre al minimo le sostanze inquinanti.

Le ceneri che residuano dalla combustione sono stoccate in una discarica dedicata. Poiché le ceneri sono pressoché inerti, nella discarica non si producono cattivi odori né quantità apprezzabili di biogas (1) e il rischio d'inquinamento del sottosuolo per effetto del percolato (2) è estremamente ridotto.

I termovalorizzatori sono quindi impianti che hanno lo scopo primario di ridurre considerevolmente il volume dei rifiuti e renderli inerti, quindi non più pericolosi, con un vantaggio: la produzione di energia termica o elettrica. Si riduce in questo modo la necessità di utilizzare altri impianti alimentati con fonti fossili (petrolio, carbone), limitando così il rilascio di sostanze inquinanti e migliorando la qualità dell'aria.

Il termovalorizzatore di Torino

A partire dal 2013 una parte consistente dei rifiuti provenienti dai Consorzi di gestione dei rifiuti del territorio della provincia di Torino, non raccolti in maniera differenziata, viene inviata al termovalorizzatore di Torino-Gerbido. Nel 2016 sono state conferite presso l'impianto 439.405 tonnellate di rifiuti, di cui circa 17.000 t di rifiuti provenienti da attività commerciali, con una produzione di 340.062 MWh di energia elettrica, 279.272 MWh dei quali ceduti alla rete elettrica (3).

L'impianto può produrre esclusivamente energia elettrica oppure sia energia elettrica che energia termica per il teleriscaldamento: nel primo caso il termovalorizzatore produce l'energia corrispondente al fabbisogno annuale di circa 175.000 famiglie di tre persone; nel secondo caso genera, ogni anno, l'energia termica in grado di scaldare 17.000 abitazioni da 100mq e l'elettricità consumata da circa 160.000 famiglie. Il recupero dell'energia contenuta nei rifiuti consente di risparmiare circa 70.000 tonnellate l'anno di combustibile fossile, contribuendo a tutelare l'ambiente e a generare un'economia sostenibile (4).

Lo schema ed il breve video spiegano in maniera molto semplice e immediata il funzionamento del termovalorizzatore di Torino.

Se vuoi maggiori informazioni sul termovalorizzatore del Gerbido consulta il sito di Trattamento Rifiuti Metropolitani (TRM)

Se vuoi approfondire le tue conoscenze sulla termovalorizzazione in Europa consulta il documento della Commissione europea.

 

Note

1biogas: miscela di vari tipi di gas, principalmente il metano, prodotti dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici vegetali o animali.

2percolato: liquido che si origina prevalentemente dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi.

3Rapporto sullo stato del sistema di gestione dei rifiuti - Dati consuntivi dell'anno 2016 – Città metropolitana Torino.

4Trattamento Rifiuti Metropolitani (TRM).