Presentata a Ecomondo la sperimentazione della Città metropolitana di Torino e partner di progetto per l’utilizzo di plastica riciclata negli asfalti

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Nella cornice della 26esima edizione di Ecomondo - evento di riferimento per nuovi modelli dell’economia circolare tenutosi a Rimini dall’8 all’11 novembre – il 09/11/22 è stata presentata presso lo stand di Acea Ambiente la sperimentazione promossa dalla Città metropolitana di Torino per l’utilizzo di plastica riciclata negli asfalti. Durante l’evento, l’Arch. Agata Fortunato (Responsabile dell’Ufficio Ciclo Integrato dei Rifiuti e Economia Circolare presso la Città metropolitana di Torino) e l’Ing. Vittorio Brillada (account manager della società BRILLADA Vittorio & C.) hanno approfondito il contenuto del Protocollo di Intesa per la verifica della fattibilità dell’utilizzo di polimeri riciclati nelle pavimentazioni stradali, sottoscritto ad agosto 2022 tra la Città metropolitana di Torino, il Politecnico di Torino e le due società Acea Ambiente e Brillada. 

Lo scopo della sperimentazione è infatti quello di indagare la possibilità di utilizzo nelle miscele bituminose utilizzate per le pavimentazioni stradali degli scarti del rifiuto plastico post-consumo (il cosiddetto Plasmix) e degli scarti pre-consumo, che attualmente non vengono riciclati. Utilizzare tali scarti comporterebbe un doppio beneficio: da un lato, si avrebbe la sostituzione della materia prima vergine (attualmente utilizzata nelle miscele) con una materia prima seconda, risparmiando quindi risorse preziose; dall’altro lato si troverebbe uno sbocco per il Plasmix e gli scarti pre-consumo, che di norma vengono avviati a termovalorizzazione o discarica. L’obiettivo è quello di trasformare questi scarti da un problema ed un costo ad un’opportunità ed un plusvalore.

Ulteriori punti fondamentali della sperimentazione sono:

  • la trasparenza del processo;
  • la tracciabilità della filiera dei polimeri impiegati;
  • la verifica del comportamento dell’asfalto a fine vita, per appurare che l’utilizzo di tali polimeri riciclati non ne comprometta il riutilizzo a fine vita, quando lo strato superiore della strada viene “grattato via” e trasformato in fresato da utilizzare in nuove pavimentazioni stradali.

In questa occasione, sono stati illustrati non solo i punti chiave e le peculiarità del progetto, ma anche la sua rilevanza per il territorio metropolitano e nazionale. La Città metropolitana di Torino è infatti responsabile di di 2.900 km di strade, sulle quali tale innovazione potrebbe essere impiegata.

Nella sperimentazione si stanno studiando diverse percentuali di polimeri riciclati da aggiungere all’asfalto, che vanno dallo 0,5% all’1,5% del peso totale del conglomerato bituminoso. Cosa significherebbe questo a livello nazionale? In Italia nel 2021 la produzione di conglomerati bituminosi è stata di 40 milioni di tonnellate: se all’interno di queste miscele venisse impiegato l’1% di Plasmix, sarebbe possibile riciclarne 400.000 tonnellate, corrispondenti alla quasi totalità del Plasmix prodotto annualmente in Italia. Il Italia, nel 2021, sono infatti state prodotte quasi 408.000 tonnellate di plasmix, avviate a recupero energetico (dato preliminare riportato nella Relazione sulla gestione 2021 di Corepla).
Questo dato rende lampante la necessità di progetti, come quello presentato, che abbiano come punto focale la creazione una vera e propria filiera del riciclo per questo insieme eterogeneo di materiali.


Alessio Haberstumpf

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