Entra in vigore l’obbligo di raccogliere in modo differenziato il rifiuto tessile

Dal primo gennaio 2022 è entrato in vigore l’obbligo di raccogliere in modo differenziato il rifiuto tessile. L’Italia, con il decreto legislativo 116/2020, ha anticipato di tre anni quanto stabilito dalla direttiva europea 2018/851, una delle quattro direttive che compongono il cosiddetto “Pacchetto sull’economia circolare”.

Il Ministero della Transizione ecologica non ha tuttavia stabilito in modo preciso le regole e gli obiettivi di suddetta raccolta, e non è ancora stato istituito un sistema di responsabilità estesa del produttore (Epr) per il settore tessile.

 

Una delle ragioni per la quale questo tipo di intervento è necessario è che una consistente quantità di rifiuto tessile che potrebbe essere recuperato non viene intercettato dalla raccolta differenziata: nel 2019, il 5,7% dei rifiuti indifferenziati era composto da rifiuti tessili.

Inoltre, secondo la Commissione e il Parlamento Europeo, il settore è responsabile del 10% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra, e gli acquisti di abbigliamento e prodotti tessili effettuati in Europa nel 2017 hanno generato 654 chilogrammi di CO2 per persona.

 

È necessario che venga implementato un sistema capillare di raccolta e che vi sia un potenziamento degli impianti per il riciclo, in quanto è centrale impedire che la destinazione finale dei rifiuti tessili sia la discarica o l’inceneritore. I rifiuti tessili, oltre a poter essere in molti casi riutilizzati nei cicli di consumo in Italia o su mercati esteri, possono essere riciclati tramite processi meccanici che li sfilacciano per farne materie prime seconde, utilizzabili nei circuiti industriali.

È per questa serie di ragioni che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienze (PNRR) prevede finanziamenti per la creazione di “textile hubs”. Nello specifico, la Linea D dell’Avviso 1.2 prevede il finanziamento di proposte di intervento volte all’ammodernamento e all’ampliamento di impianti esistenti, e alla realizzazione di nuovi impianti per l’infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post-consumo, e di impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica – i cosiddetti “textile hubs”.

 

È possibile trovare il cassonetto per la raccolta degli abiti usati più vicino sulla webapp “La tua differenziata”, nella sezione “Cassonetti e centri di raccolta” al seguente link: https://www.latuadifferenziata.it/pwarfoweb/maps/0

 

 

Fonte: https://altreconomia.it/rifiuti-tessili-dal-primo-gennaio-2022-lobbligo-della-differenziata-senza-linee-guida/

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