La cinquantesima Giornata mondiale della Terra: dall’Apollo 8 al Covid-19

Una famosa foto scattata dall’ Apollo 8 alla vigila di Natale del 1968 rese evidente a tutti la fragilità del nostro pianeta, sottolineando come la Terra fosse davvero qualcosa di speciale e di unico nel sistema solare. Due anni dopo negli Stati Uniti, in seguito al grande clamore suscitato da un disastro ambientale accaduto in California, prese vita l'Earth Day che, in quella prima edizione, mobilitò 20 milioni di cittadini americani. A distanza di 50 anni la pandemia Covid-19 sta svolgendo una funzione analoga a quella della fotografia del 1968, facendoci scoprire, non solo la fragilità della Terra, ma soprattutto quella del suo equipaggio umano. Infatti, come postulato nella teoria del “Cowboy e della navicella spaziale” di Boulding l’Umanità viaggia su una stessa astronave, il nostro Pianeta. Tutti noi siamo passeggeri, ma anche piloti: ognuno può e deve fare qualcosa perché l’astronave non imbocchi una rotta sbagliata. Tra gli innumerevoli articoli scritti su questa giornata ne abbiamo selezionati alcuni, che potrete leggere nella rassegna stampa. Buona lettura !

Data